…di cento sabati ancora
L’autrice, classe 1967, risiede nel Torinese, è moglie, madre, imprenditrice con la passione per la musica liturgica, il cucito artistico e la scrittura. Titolare di un piccolo locale, bar caffè di provincia da ormai ventotto anni, ne fa da tempo il suo punto di fuga creativo: da li il pensiero parte e viaggia senza limiti spazio-temporali. Impara nel tempo il coraggio di raccontarsi, l’importanza dell’ascolto, e l’infinita potenzialità delle parole scritte, che ciascun lettore può assaporare con i suoi tempi e le sue sfumature personali. Ama dire: “Scrivendo armonizzo e lascio andare le parole: hanno una loro energia, sanno dove cadere, su quale animo posarsi e quando…”.
Curiosa e tenace trova da sempre spazi per soddisfare la sua vena artistica: da ragazzina studia chitarra come autodidatta e, già in età adulta, pianoforte e teoria musicale. Da sempre dedita al canto liturgico, da circa quindici anni coordina il coro nella sua Parrocchia.
Compone la sua prima poesia nel 2000 e poche altre negli anni a seguire, alcune presentate e premiate ai concorsi locali.
Dal 2014 scrive una sorta di diario aperto sulla pagina fb del suo bar/edicola, saluti del sabato sera ai suoi clienti e lettori, e pubblica nel 2016 la sua prima raccolta diaristica: “… e buona domenica domani.”, ed. Montedit -MI-, che ne raccoglie un centinaio. Continua ogni sabato sera, a raccontare sul web riflessioni personali su fatti, stati d’animo e ricordi e nasce, così, la seconda raccolta “…di cento sabati ancora”, pubblicata nell’ottobre del 2020, a tutti gli effetti due di due con la precedente.
Nel presente la sua attenzione creativa è focalizzata soprattutto sulla musica: in questo tempo di pandemia lo studio all’organo delle partiture è un buon balsamo per l’anima, e, a dire dell’autrice, anche le note armonizzate, come le parole, vanno da sole ovunque serva.