Dietro lo specchio
Che cosa riflette la parete di uno specchio? La risposta pare ovvia: la figura che sta davanti, e in questo esaurisce il suo compito. Noi che siamo i figli dell’Illuminismo e usiamo la ragione come accertamento della realtà non abbiamo dubbi che sia così. Ma non è solo così. Davanti allo specchio che riproduce la propria immagine capita a volte da essere attratti da ciò che si nasconde dietro la parete riflettente, basta uno scarto e lo sguardo irriverente si posa su uno spazio indistinto, enigmatico di mondi fantastici e imprevedibili. Ecco allora che certi luoghi e personaggi filtrati attraverso lo specchio dell’immaginazione transitano dalla realtà al sogno. L’immagine di una piccola chiesa di campagna, la copertina “surrealista” di un libro, lo spettacolo di una marina ligure, di una veduta metropolitana, i comportamenti di alcuni personaggi paiono immersi in un’atmosfera fantastica, alienante, che ha forse il pregio di definire la complessità del nostro rapporto con gli altri.
Roberta Trice, già docente universitario, giornalista e saggista.
Ha curato la traduzione inedita dei Pastiches di Marcel Proust, con postfazione di Carlo Bo, ed. Città Armoniosa. Ha scritto il saggio: Lo spirito europeo e la letteratura italiana. Con Benjamin Cémieux tra il 1910 e il 1943, ed.Philobiblon nel 2005. Ha pubblicato il romanzo La Traversata, ed. Philobiblon, nel 2007. Ha tradotto il libro di medicina Salvate il vostro corpo di Katherine Kousmine, e il libro Case di scrittori, di Francesca Premoli-Droulers, edizioni Tecniche Nuove. Ha collaborato alla Radio Svizzera Italiana nella trasmissione di Radio Due: Evocazioni. Ha curato la Monografia: Katherine Mansfield: Un Inverno in Riviera, Edizioni De Ferrari, nel 2008. Ha pubblicato il romanzo Luci e Ombre d’agosto ed. Effigi, nel 2014. Ha pubblicato il romanzo Frontiere, ed. Effigi, nel 2020. Oltre lo specchio è la sua ultima opera; una raccolta di racconti.