Fotogrammi slegati di Pier Bruno Cosso edizioni il Seme Bianco

In queste storie il filo conduttore è nelle zone d’ombra dell’animo umano. Tutti i personaggi non sono nati per vincere. Partono sconfitti, e devono risalire la china con fatica per conquistare qualcosa; qualcosa che certe volte sfugge. Così l’avventura diventa una lotta con sé stessi e con i guai
Viaggiando tra le pagine ci si scontra con il vizio del gioco, l’emarginazione di un quartiere malfamato, la mancanza assoluta di rispetto della natura, o la terribile piaga della violenza sulle donne. Per fare qualche esempio di tormento che, spesso, cerchiamo di non vedere, voltandoci dall’altra parte. Mentre qui, con questi guai, ci si sporca le mani.
La scrittura, con una cifra alta, porta dentro le vicende come dentro un guado, contaminando con le sue sensazioni, le sue immagini, e quello sguardo introspettivo sempre un po’ incantato.
Non a caso lo scenario molto spesso è la Sardegna, perché la Sardegna è solitudine, è vento, ma anche sangue.

Pier Bruno Cosso è nato nel 1956 a Sassari, dove è sempre rimasto, per un legame indissolubile con la sua terra. Lavora come Informatore medico scientifico.

Ha pubblicato Il giorno della tartaruga (2013) e Dannato Cuore (2015) entrambi Parallelo45 edizioni. I suoi racconti Il cinghiale, Era solo uno schiaffo, e Un treno per, sono stati premiati e segnalati in diversi concorsi letterari.