I sussurri della valli di Giuliano Citti Kappa Vu Edizioni
Dodici storie che, mormorate dal vento, narrano la vita di un tempo andato in quell’angolo del Friuli Venezia Giulia conosciuto con il nome di Valli del Natisone. Ci raccontano di donne, uomini, piante e animali che hanno vissuto seguendo il duro insegnamento della montagna, che hanno fatto dell’essenziale la loro regola di vita. Ascoltando questi sussurri, borghi ora vuoti tornano a riempirsi delle voci del passato ed eventi ormai dimenticati riaffiorano dal silenzioso oblio del tempo.
Ma per udire i sussurri delle Valli ci si deve fermare; fermare e, semplicemente, ascoltare.
Una nuova raccolta con dodici racconti, pennellati nelle varie gradazioni della vita: mestieri, pensieri, tradizioni, personaggi, storia e memoria di luoghi dal fascino antico, di un passato recente eppure lontano, da ascoltare tra le andane del fieno e i riverberi del fiume, tra le strette vie di paesi aggrappati alla montagna e i fuochi d’inizio estate.
Il mondo è cambiato e sta tuttora cambiando ad un ritmo impressionante. Un ritmo troppo veloce per starvi al passo e sono certo che molti di noi, me compreso, rimarranno indietro. Ma, in fondo, rimanere indietro non mi preoccupa, anzi. Probabilmente è ciò che voglio. l’Autore
Citti Giuliano, classe 1983, vive a Rodda di Pulfero nelle Valli del Natisone, Friuli Venezia Giulia.
Alpino di professione e scultore ligneo, ha da poco intrapreso l’intricato sentiero della scrittura. Nel 2022 si qualifica finalista alla IX edizione del concorso “Premio letterario internazionale Città di Como” con l’opera allora inedita “All’ombra del Matajur”. Nel maggio 2023 pubblica la raccolta All’ombra del Matajur (Kappa Vu), vincitrice della 60° edizione del “Premio letterario Leonilde e Arnaldo Settembrini” (Mestre) e del marchio “Microeditoria di qualità 2024” (Chiari, BS). Nell’ottobre 2023 si qualifica terzo alla III edizione del premio letterario “I racconti dello Schioppettino” con il racconto inedito “Agli occhi del mondo”. Nell’ottobre 2024 si qualifica secondo alla IV edizione dello stesso Premio letterario con il racconto “Le note di Pepe”.