L’ étoile e altri racconti

Un giorno mi chiamarono per una consulenza urgente: valutazione della capacità di intendere e di volere di una persona che, in punto di morte, aveva deciso di sposare la donna che da qualche anno si occupava di lui. Lo scopo era, chiaramente, quello di assicurarle sostegno economico grazie all’eredità. Non ebbi il tempo di capire se la donna in questione fosse effettivamente la compagna di vita o una sorta di assistente domiciliare. Quando varcai la soglia della sua camera, infatti, l’uomo era già in coma: qualsiasi valutazione delle condizioni psichiche risultava, a quel punto, inattuabile. Ecco un episodio che, opportunamente ampliato e adattato, potrebbe offrire la premessa per un racconto letterario o addirittura un romanzo. Se fossi arrivato in tempo? Mi mancò l’ispirazione e non se ne fece nulla. Di tanti altri episodi, al contrario, non mi fu difficile ottenere una versione di fantasia. La regola, come potete immaginare, è quella di cambiare i connotati, ovvero fare in modo che nessuno possa riconoscersi in quanto viene narrato. Questo significa che, sì, per ognuno dei racconti pubblicati nella raccolta che tenete tra le mani esiste una versione parallela che appartiene al mondo della realtà: l’uomo che si innamora dell’Étoile, i ragazzi che si ritrovano a convivere in un appartamento del Comune, la ragazza che raddrizzava la traiettoria delle scatole, l’uomo del lago ecc. Solo io sono a conoscenza di come si siano effettivamente svolte le cose e, ovviamente, non lo rivelerò a nessuno!

Vincenzo Florio lavora come psichiatra all’ospedale di Bolzano. È autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. In passato si è dedicato, a partire dagli anni della sua prima adolescenza, al basket, alla musica, al teatro, al tango argentino. Quando gli impegni lavorativi glielo concedono si dedica alla stesura di racconti ispirati alla propria pratica quotidiana.