L’odore del salmastro
Leggiamo in queste pagine un’acuta e accurata descrizione degli anni Settanta, dell’ideologia che condizionava i rapporti privati (Ineffabile), della condizione della donna che fin da bambina veniva educata ad assecondare le aspettative degli adulti e del sociale, in modo più stringente rispetto ai coetanei maschi (Baci da Conegliano). Emozionante, ne L’odore del salmastro, il primo impatto della piccola protagonista, negli anni Sessanta, con Israele come Terra Promessa, terra di rinnovamento e di innovative esperienze comunitarie. E c’è dietro ogni racconto lo sguardo disilluso dell’autrice, che ci mostra, con non velata tristezza, quanto vada perduto delle speranze e delle prospettive iniziali nel percorso della vita come nei rapporti d’amore. Forse è un invito a non indulgere alla lusinga delle illusioni, perché non ci sono né tempi né terre promesse. Ma ogni vita, ogni rapporto richiedono costruzione e cura, come quelle che Grazia ha messo nella sua scrittura. (Dalla Prefazione di Giuseppina Angelini).
Grazia Maddaloni è nata a Conegliano (TV) nel 1956, nel ’61 si trasferisce con la famiglia in Israele, poi in Turchia e poi in Francia, per tornare in Italia nel ’68 e a Pisa dal ’72. Diplomata Assistente Sociale preferirà svolgere altre attività, e infine fare la casalinga e la madre a tempo pieno. È sposata e ha due figli. Scrive diari, poesie e racconti fin da piccola. In memoria del fratello Salvatore prematuramente scomparso, realizza, assieme all’altro fratello, il volume Il gusto della vita, Edizioni Thyrus 2011. Con Carmignani Editrice ha pubblicato Tra i sassi una perla (2017), Con gli occhi di Santina (2019) e il racconto Se piangi, se ridi inserito all’interno dell’antologia
“P” come padre (2019). Partecipa a molti Concorsi Letterari, ricevendo sempre consensi dalla critica.