Racconti abnormi di Francesco Scaramozzino Empiria edizioni

Racconti abnormi perché accomunati dall’esagerata sproporzione dei loro protagonisti. Corpi rubicondi e incontenibili che non riescono a trattenere sotto controllo emozioni troppo spesso – in virtù della loro stazza – più grandi di loro. Emozioni e situazioni che rompono l’argine della corporeità, trasudano miasmi grotteschi sulle aspettative per il futuro e tratteggiano irrimediabilmente le figure umane come piccole e infime, eppure così strenuamente legate alla vita. L’eccesso, la fame, la tracotanza, la lussuria, sono ben lontani dai gironi danteschi, pur condividendone l’impossibile redenzione. Qui però non c’è ammonimento; lo stile elegante raggiunge ogni effetto desiderato (il patetico, il comico, il grottesco) ammantando ogni storia – per alcune si può parlare di microstoria – di una cornice fiabesca iperbolica.

Francesco Scaramozzino è nato a Melzo (Milano), nel 1962. Ha pubblicato in poesia (fra gli altri, La bellezza di Efesto, Tracce, 1995; Sembianze, Joker, 2001; Sedersi accanto, Joker, 2007 L’onere dei nidi, Puntoacapo, 2015), e in narrativa (Storia di Susy, Nuova Compagnia Editrice, 1996; Una breve stagione, Il foglio clandestino, 2010). Con Empirìa ha pubblicato Racconti anfibi (2014) e L’anno che mi mancava Bordon (2016). È presente in varie antologie.