Racconti crestati di Riccardo Boccardi edizioni Primamedia

Storie lillipuziane da gustare in pochi respiri. Narrativa in pillole per lettori voraci costretti a regime “librodietetico”. Questo sono i Racconti Crestati, microromanzi composti da una manciata di caratteri. Nati dalla volontà di comprimere storie e personaggi per lasciarli poi deflagrare attraverso una narrazione bizzarra o paradossale. Piccoli e grandi temi sono trattati con ironia giocosa, attraverso l’uso di maschere o archetipi al fine di travalicare il semplice episodio per abbracciare prospettive più ampie. Grottesco, surreale, tragicomico sono alla base di bislacche vicende, omicidi, incidenti dove la morte è sempre esorcizzata fino a strappare un sorriso. Così il meraviglioso, come la dimensione onirica, sono egualmente materia delle nano-vicende. Nel gioco della sintesi il tempo narrativo si contrae, lasciando poco più dell’essenza della fabula. Scritti per una veloce e quotidiana comunicazione sui social, trovano qui un luogo più calmo, dove i protagonisti delle vicende possono appagare la loro sete d’esistenza.

Prefazione di Marco Malvaldi

Riccardo Boccardi. Montalcinese, classe 1974, laureato in Scienze Naturali, guida escursionistica e grafico editoriale scopre tardi il piacere della scrittura. D’indole quieta trova curioso che sia la Tigre il segno cinese del proprio anno di nascita. Lo speranzoso impeto astrale sembra infatti non aver attecchito, tanto che i belluini ruggiti si smorzano alla scrivania impiegatizia. Appassionato di web, cinema e tecnologia utilizza l’acquerello e la fotografia istantanea per riconciliarsi con una vita maggiormente “analogica”. Ormai da anni tenta con sofferenza e poca dedizione di apprendere i segreti dell’arte chitarristica strimpellando al novilunio. Adora i cieli stellati d’ottobre.