Senza filo conduttore di Barbara De Marco ed. Del faro

Rebecca è un’adolescente problematica, a disagio nel calzare i panni della brava ragazza, il suo comportamento nasconde un malessere esistenziale profondo. Alessia cerca nei tarocchi “qualcosa che la aiuti a risolvere il suo enigma”, a colmare il vuoto che ha dentro.
L’inquietudine tormenta Luigi, uomo apparentemente sicuro di sé, in realtà molto solo, che trova conforto e sollievo nel circondarsi di migliaia di libri. Negli occhi di Jana si legge la sua atavica paura. Sono i personaggi che raccontano l’incapacità di adattarsi alle convenzioni sociali tipiche di una piccola città di provincia, ai confini dell’Italia.
Il delicato ritratto dell’anziana protagonista di “Alzheimer”, il cassetto dei ricordi in “Trieste” e la giovane vita spezzata di Goran dipingono tutta la fragilità dei rapporti umani che trovano nell’amore la forza di contrastare malattia e morte.
Riuscirà il lettore, percorrendo questo sentiero tortuoso, talvolta facile, a tratti aspro e accidentato, metafora della vita stessa, a trovare il significato più profondo, il filo conduttore?

Barbara De Marco è nata a Trento nel 1970. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne nell’ateneo trentino, dopo un’interessante esperienza come giornalista presso un’emittente televisiva locale, si è dedicata all’insegnamento del tedesco e dell’inglese. È sposata e mamma felice di Andrea ed Elisa. Negli anni ha collaborato attivamente con diverse riviste trattando temi quali educazione, didattica, inclusione scolastica e disagio tra i banchi. È stata per anni socia attiva dell’associazione “Sillabaria – Scritture di donne”. Il racconto Appunti di scuola, pubblicato in questa raccolta, ha ottenuto il secondo premio al concorso letterario “Storie di Donne” (2009). Amori diversi è stato segnalato come meritevole dalla giuria dello stesso concorso l’anno successivo.