Si racconta che di Antonio Borghesi Arpeggio edizioni

L’ho pensata così: a volte leggere una serie di racconti è molto più distensivo e rilassante che leggere un romanzo completo. Un racconto è breve e al suo termine non si è obbligati a ricordare storie e personaggi. Si passa direttamente al prossimo e via così fino alla fine. In questo libro ce ne sono diciotto e son tutti diversi uno dall’altro. Spaziano dal racconto di fantascienza a quello horror, da quello rosa a quello poetico e ce ne sono un paio che vi faranno pure riflettere. Spero di accontentare tutti i gusti senza mai annoiarvi.

Antonio Borghesi nascendo nel secolo, anzi millennio passato, sono una specie in via d’estinzione e devo essere protetto.
Agli albori dell’informatica (1958) fui riconosciuto come “Il più giovane programmatore d’Italia”. Avevo diciotto anni. Ora sarei “Il più vecchio programmatore d’Italia”. Non volendomi fregiare di questo titolo da rudere, dal 1985 mi sono dedicato alla subacquea. Da allora cerco di farmi crescere le branchie per poter vagare a mio piacere per i meravigliosi panorami sottomarini di tutto il mondo. Mi piace la fisica, con un’attrazione particolare per le particelle subatomiche, e l’astronomia, per cercar di capire dove stia andando questa minuscola navicella spaziale che ci ospita. Desidererei capire chi siamo. Adoro parlare con la gente ed ho imparato altre tre lingue europee oltre la mia, per arrivare alla conclusione che a volte basta un’occhiata o dei semplici gesti per farsi comprendere. Ritenuto inutile al mondo lavorativo per causa d’età, mi diverto a scribacchiare usando degli spruzzi d’ironia per far sorridere chi mi legge.