Tre gesti di ordinaria follia di Daniela di Benedetto edizioni Tabula Fati

Si può essere lucidissimi e tuttavia compiere un gesto “folle” che risulta incomprensibile? Questa è la tematica del libro, più dramma psicologico che thriller. Comprende tre romanzi brevi. Nel primo una ragazza sordomuta, tardivamente educata, comprende il mondo solo entro certi limiti e diventa strumento inconsapevole di una nemesi divina. Nel secondo, un divo del cinema al top del successo muore in uno strano incidente, ma una giornalista frustrata in cerca di scoop vuole dimostrare la tesi del suicidio e si ritrova ad indagare sui segreti del morto, destinati ad influenzare la personalità di lei. Nel terzo c’è un bambino al quale i genitori credono di aver dato tutto ciò che gli serviva per crescere bene, ma scopriranno che non è così. Tre indimenticabili storie che scavano profondamente e dolorosamente nella psiche umana.

Daniela Di Benedetto (Bologna 1957) vive a Palermo, dove ha conseguito la laurea in lettere e due diplomi del conservatorio. Ex docente, già nota dal 1980 nel campo della critica musicale, ha pubblicato con l’editore Loffredo cinque testi di narrativa per le scuole medie.
Con vari editori ha pubblicato altri otto romanzi e raccolte di racconti, fra cui ricordiamo le opere più recenti: L’ultima udienza, Chi le tocca muore, L’Erede (editi da Officina Trinacria, Palermo), L’Erede è stato pubblicato negli Stati Uniti d’America, Il dono del diavolo (Tabula fati, Chieti 2006, secondo classificato al premio Nazionale Città di Pescocostanzo 2007), il volume satirico Mondo sottosopra (Tabula fati, Chieti 2013), i racconti gialli Brividi (Tabula fati, Chieti 2014) e il romanzo Ida e Alessio (Tabula fati, Chieti 2015). Da alcuni anni l’autrice ha ripreso l’attività di pianista e di compositrice, attirando così il pubblico alle presentazioni dei libri.