Una piazza di storie di Nerina Poggese edizioni Narrativa Bonaccorso

“La Processionaria era chiamata così perché quando c’erano processioni o funerali era lei in testa al corteo, era lei che dava il passo a tutti, incedeva lenta a testa alta, rallentava davanti alla vetrina della “Botic Scic” o aumentava la velocità se l’incontinenza si faceva sentire. Un giorno quasi fece deragliare il corteo funebre del vecchio Alfredo Sgrisolo svoltando al bar “le Picete” per un’emergenza pipì. Aveva settant’anni dichiarati da due lustri, capelli biondo rosso cenere con sfumature azzurre a seconda della marca della tintura acquistata al supermercato, gambe corte, ma dove non arrivavano gli arti, arrivava la lingua, svelta, pronta col fil, allenata da anni ed anni di chiacchiere e spettegolamenti, due occhietti da suino che vedevano tutto a 180 gradi e forse anche di più. Abitava in piazza così dominava tutta la vita sociale del paese. Da quando era rimasta vedova era rifiorita, aveva rinnovato il guardaroba portando tutto il vecchio alla Caritas, andava a bere il caffè al bar, partiva in gita, frequentava il gruppo anziani e tutti i giorni assisteva alla messa. Messa, beh non ne prendeva neanche metà, perché arrivava sempre tardi e poi chiacchierava con la vicina di banco per sapere chi era il tipo seduto davanti, di chi era figlio il chierichetto biondo e domandare tutte quelle altre indispensabili informazioni per cominciare bene la giornata”.

Nerina Poggese è nata il 07-02-1966, vive e lavora a Cerro Veronese.
Poesia: da diversi anni scrive poesie in vernacolo e più recentemente anche in lingua, brevi racconti, che hanno collezionato alcune centinaia di riconoscimenti in ambito regionale e nazionale ed alcuni internazionali.
Teatro: ha diretto per più di vent’anni la Compagnia Instabile di Cerro di cui è stata anche sceneggiatrice e con la quale ha realizzato anche un film, nel 2011, una commedia satirica dal titolo: Beghe da sordi, pache da orbi, basi da tordi.
Regista di videofilm e documentari che hanno ricevuto premi al Film Festival Della Lessinia, su vita e tradizioni locali che sono stati trasmessi anche dalla Rai e da tv regionali.
Collabora con molte associazioni di volontariato, Pro Loco, Gruppo S-cianco ed altre, col gruppo Borgo Paglia, la via dove risiede, organizza serate di musica e poesia, l’annuale sagra di maggio ed il caratteristico presepe con le tipiche costruzioni della Lessinia e gli altri. Nel 2007 ha ricevuto il premio Lessinia del C.T.G. di Verona per il lavoro che svolge nella conservazione delle tradizioni, dei giochi e del folklore locale.