Abito sulla gruccia

È come se fossero ancora caldi
eppure sono lì da tanti anni,
alla chiusura dei cancelli, affanni
minarono per sempre i capisaldi.

Ma, di soppiatto, mi sono rivisto
dischiudere la fase di riposo
forzato, dimenticare non oso
quella lettera per cui non esisto.

Abito sulla gruccia, da allora
ignaro di serbare quel tepore
passo per confondere la fisica,

azione espressa dalla mimica
e voce soffocata dal calore
ricorda che c’è ancora un’ora.