Al Lago di Montepulciano

Il sole indora questa verde sponda.
La barca giace con la prua sull’erba.
Tutto tace ed io odo, su quest’erta,
solo il frusciar dolcissimo dell’onda.

E mentre vedo lo splendor stupendo
ad occidente venir sempre meno,
guardo il tremar dell’acqua e il ciel sereno,
e vado col  pensier lontan nel tempo.

In quella notte di peccato, Margherita,
da quest’acqua ch’or sfiora la mia mano,
fu Lui, Gesù, che ti salvò la vita.

Il tuo corpo ora giace a Cortona,
ma qui ti sento, e di fronte a questa barca
parmi veder tuttor la tua persona.