Amore sine poena
Qualor ritornasse il divin poeta
A visitare dei perduti il regno,
Direbbe d’ altri e novelli peccata
Dei quali avrebbe rinnovato sdegno.
Non più rivedrebbe focosi amanti
Ire allo sbando per pagare pegno,
Ma uomini e donne soli e vaganti,
Anime ove l’amore non ha segno.
Molto è mutato e manca l’attesa,
Connessi sempre nell’aer trionfanti,
L’amor nulla più costa e nulla pesa.
Non v’è legame che a lungo perduri
Non più sospiri né lacrime e pianti,
Aggiorni il profilo e altro non curi.