Azzardi di felicità
Le rotaie assetate di volti
hanno il suono del lavoro di vite spese,
il sapore di anni non colti,
di primavere arrese alle attese.
Spumano di luci i camini,
sono miraggi dagli occhi aguzzi
di ridenti e ignari bambini
lontani dall’inverno dai malinconici schizzi.
E nel momento in cui di bianco
si copre la vista
di un distratto pianto stanco
in ogni tentato arranco
s’insinua una bellezza imprevista
che ha le sembianze di un cuore franco.