Brilla la luna e cantan le stelle
Avea lo sguardo languido, intanto
che lo rivolgeva al cielo nero.
Nulla, attendeva, nella sua danza,
d’esser, capiva, del mare, un’onda.
Di spuma candida, la lunga veste,
dolce libellula, figlia del mare.
Cresce la notte, alita il vento,
s’è addormentato or il silenzio.
Brilla la luna e cantan le stelle,
nell’orizzonte, verosimil finto.
S’eleva, nell’incanto d’arabesque.
Le voci s’appropinquan, di sirene,
d’Angeli, s’ode, superba, l’orchestra.
Vivi plausi, dalla sfera celeste.