Canto dell’amore lontano (Antonio Machado a Pilar)

Scorrono nelle vene vele e vento,
del tuo sangue l’arioso movimento,
nel tuo sguardo si slargano  orizzonti:
mari lontani ed azzurri monti.

Come rifulge il tuo corpo ondoso,
è una limpida acqua dolce e fresca,
un soave frutto, una tenera pesca
da cui stilla un succo melodioso.

Esigui,  il venerdì, gli appuntamenti
a Madrid nel cantuccio del Caffè.
E poi a Segovia i ritorni dolenti,

immaginando che tu sia con me
in notti di Castiglia sorprendenti
di silenzi e di stelle rilucenti.