Coerenza
Ha senso subire l’ostinato presente
o riviverlo, ostile estraneo, a tratti,
nel mio dolor d’angoscia cosciente,
con occhi da disillusione esterrefatti,
per scoprire poi, nel freddo niente,
dell’inutil mia coerenza i misfatti?
L’illusione sostenuta eroicamente
si fa larva languente, eco di ricatti.
La confessione chiede assoluzione,
ogni colpa mite perdono implora:
così, nel buio dell’assuefazione,
inattesa, flebile, una luce riaffiora.
Dell’animo accolgo la distensione,
se tutto, benevolmente, trascolora.