Decrescita felice (A Serge Latouche e al MDF )

Va contro il malinteso volontario
che taccia d’anelare anacronistico
crescita zero e stato stazionario
– arresto all’antro  con afflato mistico.

E’ il mondo che precipita al sudario!
Se è cieco il vico al calcolo balistico
stallo di retroguardia è necessario
per un futuro in testa  – e sillogistico.

Dismisurata corsa al materiale
crudele sfida il tempo e la memoria
spazio al cemento e al circolo caudale.

Decrescita felice erta agonale
sotto la china morde come noria
l’ultima scoria al rivolo esiziale.