Del mio amore

Stelle vedo fremere alla pia luna
stelle che i tuoi occhi hanno consumato,
carezze ho sepolto ad una ad una,
fragili ombre d’un giogo disperato.

Visione che notte e fuoco raduna
nel buio cielo febbrile ed usurato
brivido di ricordo che ora abbruna,
balsamo lieve sul corpo spossato.

Nel tedio è nato l’aspro mio dolore,
di fantasie ho lenito la sera
lambita da dissecato languore.

Che cosa è mai stato del nostro amore
spinoso di crucci di cruda terra?
Dissipato… tra spasimo e tremore.