E questi giorni

E questi giorni – ammutinati al Cielo
dal grigio srotolato fino al suolo,
e queste notti – dal continuo basso
senza la melodia strappata al mondo.

E tu – che gli occhi tieni crocifissi,
dopo che han visto di Cassandra il lume,
e io – che provo, senza più risorse,
a raccontarci favole d’amore.

Urla l’infame bestia all’orizzonte,
si sente l’eco della carne aperta,
mentre dell’odio ci raggiunge il fiato.

Le incerte viole fuggono dai fossi,
le rose hanno i boccioli già marciti,
noi: aspettiamo il prossimo bagliore.