Esodi e muri
Preme il dolore d’Africa alla soglia
in cerca di rigogli e di fortuna
nell’ampia chioma viola anche la luna
fomenta desideri nella voglia
eppure la paura vi germoglia
errante eleva un muro d’onda bruna
che varca lo smeraldo d’ogni cruna
per volgere l’ardire in nuda doglia
lacrima allora il mare perturbato
gemmando rose acerbe e scontrose
nel passo chiuse ad ogni altrui cammino
velato in nebbie lise e luttuose
annega il cuore stanco, clandestino
nel fiore disilluso, inappagato.