Il marinaio del Talani

Con i piedi scalzi in questa tinozza
vòlto sotto il ginocchio il pantalone
gli stralli scossi e la sartia si strozza
Libeccio inquieto fruscia il gonfalone.

Capelli crespi che il vento rintuzza
salmastro adusto frena un’espressione
col fiero guardo che l’occhio strizza
sfida risacca e l’aspro cavallone

Tramontana spuma secco fendente
con braccia conserte in superba posa
giocosa idea e pensiero splendente

Dal riccio capello e spiaggia schiumosa
il marò surroga male cocente
a Giampaolo memoria virtuosa