Inchiavardato, il genio…

Inchiavardato, il genio si schiavarda
con improvvisi rèfoli, si azzuffa
coi propri astrusi visceri, rabbuffa
ogni sofismo all’umo di bernarda

e per quale disdegno untato o truffa
scomunica il suo credo e si bombarda
s’umilia si strabuzza s’infingarda
mentre crescon d’attorno funghi e muffa?

Frequenti più dell’erba d’ogni prato
smazzàti e decimàti, i cupi fiori
di zizzania aggrovigliano il dettato

e non c’è inciso bastevole a dirimere
il quo dal quia, l’assito dall’ussita,
il non senso dal senso che è la vita.

Genova, 21/1/2004-25/5/2008