La quiete

Quiete nei bassifondi di città
quasi d’incanto questa notte regna
carcasse d’auto e ruderi più in là
non ci sarà vita violenta e indegna.

Fiocchi lampioni e bruma di lillà
pacate le osterie accesa è l’insegna
deserte le vie prive d’ansietà
quasi di tenue armonia l’aria è pregna.

Lontana la pianola nenie effonde
e una donna con voce roca canta
al bimbo in seno sotto umide gronde

Questa notte la pace sarà tanta
poiché anche nelle più lontane sponde
consola un Angelo la gente affranta.