La tua assenza
Eppur m’era parso
di scorgere nello sguardo tuo
la mia nuda immagine riflessa
e mentre tutto intorno
il mondo si movea a comandi
io avrei voluto tagliare i fili
per dare alle tue labbra un morso
Ma chi scriveva la trama
aveva in serbo il prossimo passo e il verso
ed io presi il treno che facea ritorno
uscendo dalla scena con una ferita al petto
e nelle tasche le parole che non ti avevo detto
che mai avrei pensato mi avrebbero reso sordo
smanioso, vorace, insaziabile, ingordo
Ed ora che dal silenzio son avvolto
io chiudo gli occhi e ricostruisco il tuo volto
e mentre scorre inesorabile il tempo
mi chiedo quando ancor desidererò il tuo corpo
Mi restano queste ultime righe
che non aggiungeranno altro
se non scarabocchi e false via di fuga
dove ad aspettarmi troverò la tua assenza