L’alba che verrà
L’incerta speme che la notte ha tanto
mortificato, s’è svegliata or ora
e la volta celeste la rincora
con vaghe stelle nel prezioso manto.
Vibra nell’aria un solitario canto
d’usignolo che anticipa l’aurora
e al cuore oppresso annuncia la buon’ora
con luce ialina che promette incanto.
Quel gorgheggio notturno che allontana
le tenebre e poi tace nel mattino,
s’insinua nella mente e ne dipana
il filo scuro che si fa turchino,
porgendo al cuore una radiosa e sana
energia per riprendere il cammino.