Lieve è la mano…
Lieve è la mano che ti sfiora il viso
e ancor più lieve è il tuo dolore
che nascondi al beffardo riso
di chi denigra della pelle il colore
Fratello, non speravi braccia al collo
né ghirlande di fiori oltre la battigia,
forse un sorso d’acqua e non controllo
rigido, sospettoso per troppa alterigia
Mutano i tempi e l’emigrato di ieri
s’è fatto lupo della propria ciotola
e non divide briciole né pensieri
con altri. Fratello, c’è chi rotola,
ma si rialza e guarda all’orizzonte
e chi è prigioniero in una botola.