Luglio. Di luce colmi gli occhi, e canti
Luglio. Di luce colmi gli occhi, e canti,
e tra i ‘ristucci’* biondi balle d’oro
immote giacciono al sole sonoro.
Innamorate faville danzanti
brillano a sera con guizzi eleganti
e dopo muoiono, malgrado loro
non chiedano perché. Cerca ristoro
quello stormo di passeri, incuranti
dei rischi incorsi. Sottraggono grani,
e paglia sì da edificarsi un nido.
E il vento che vien dal mare non tace
di sofferenze e soprusi lontani
ma la sua voce dice, come un grido,
‘tutto sfiorisce nel tempo fugace’.
* ristucci sta per stoppie ed è un termine preso in prestito da vari dialetti del Sud Italia.