Piccola sinfonia per sordi

Mi si è incrinato il cuore con l’età
come un gingillo in vetro di Murano
scalfito da un granello del passato
volato via dal piano del sofà

Ho un ninnolo di vetro dentro il petto
Tintinna ad ogni pianto di bambino
Come un acchiappasogni vibra piano,
quasi un sonaglio appeso sopra il letto

Confusi ed anecoici i miei pensieri
diretti dal pallore della luna,
volti di un tempo, poi volti di ieri
compongono le note ad una ad una…

C’è chi è partito e non ritornerà,
chi troppo in fretta cresce e se ne andrà
lasciando dietro sé soltanto un’orma
Scricchiola il vetro, preda dei ricordi

Nel silenzio notturno prende forma
una struggente sinfonia per sordi.