(senza) Il mio gatto
Gli alberi spogli alla finestra
nelle serate fredde e ventose
mutano in profumi di ginestra,
gli struscichii in morbide rose.
Fusa e miagolii d’orchestra,
lambiti e lusinghe copiose
e ricordi che la tristezza mostra
di lacrime ancora speranzose.
La morte ruba anche i germogli,
in questa sera di tristi stelle
e di pianti scritti sui fogli.
Ciò che semini sempre raccogli!
Le colpe sono pece sulla pelle,
brucia anche quando la togli.