Sera

Un altro giorno invola tra le foglie
degli ulivi ondeggianti sul crinale,
e sulla cima dei cipressi scioglie
la cantilena afosa di cicale

rumorose all’ombra delle soglie.
Si disperdono i suoni nel fatale
scorrere di trame spente e spoglie
di ritorno, una mano un frugale

lento abbraccio allarga dai balconi
verso il cielo screziato di turchino,
stringe l’anima il sogno di visioni

nuove sulle orme note del destino,
mentre ai cortili l’oro dei limoni
largisce al buio note di divino.