Sonetto al crepuscolo
Nuvole tinte impongono la sera,
costeggiando lente i bordi del cielo,
fregiano sfondi alle gemme del melo,
lembi di sole sfioran la brughiera.
Mi perdo ancora nei tuoi occhi chiari
che penetrano i miei pensieri tristi
rivelando di universi mai visti,
ricolmi di sogni sempre più rari.
Corron gli anni come lepri sui campi,
pressan le mete del nostro gioire,
svaniscono nel cielo come lampi,
eppure il tuo sguardo nel suo fluire
stilla luce che rianima la sera
d’un dì qualunque che sta per morire.