Talvolta nel rimar tento l’ardire
Talvolta nel rimar tento l’ardire
ma immacolato foglio inganna;
vaga il pensiero e poi s’affanna
cercando temi nuovi da scoprire.
Che d’amor, guerra e umane mire
il mio poetar osa oppur si danna;
quell’inedito che pare appanna
che d’altri versi già fu tanto dire.
E il meditare vergine rifugge
argomenti da millenni uguali
e sensi di gioia o di soffrire;
così in questo scrivere che strugge
per poco sopravvivono ideali
disperse d’orgoglio eterne spire.