Terzo spazio 18.11.21
Né paria né prima
né supra né infra
ma successione in fundo
di superficie specchio.
Terzo che dello spazio
frangi il suono in eco
e come eco
il divenire seco
tieni, meco lo sguardo
d’altrui dispiego.
Nave che a diporto pria
a monte tace
di livella
luce amor soggiace.
Come arco in baleno
dopo il pianto
ascolto il canto.
Rosea vita accorri
a corpo dare
dell’impavido ardire
in virtù forgiare.
Guarda eppur prova
nell’historia umana
di popoli a virtute
fueron mute,
del verbo il sole
a rifiorir parole
e prole di proselita speme
indora.