Uno sfaglio….

Il vento, col suo fluttuar rombante,

l’animo ancor mi sferza e ancor

n’accora! Sfaglio di neve luccicante

ed un cavallo. Lontano, già il dottor!

 

In mano, come vecchio mendicante,

poca ricchezza ed infimo dolor!

La porto come lectio altisonante

l’umiliazione sol, dentro al mio cor!

Lontana è la paterna sua figura,

cui solo vento e gelo fan contorno!

Ma, quelle pesti non sul suolo sono:

 

nel paesaggio tristo ch’ho dintorno

recan sue stigmate, fola imperitura

d’una mattina e di quel padre buono!