Viaggiatore solitario

Sfilano
all’orizzonte
imponenti nubi
ancora gonfie
di burrasca
appena sparsa.
Per l’aere
calma oramai
ancor l’odore
mentre tutto s’abbruna
su le acque e tra le fronde
il vento s’arrende.
Mira
dall’esule rifugio
viatore solitario
e intanto il pensiero vola
alle dolci chiome
di un lontano amore.
Abbozza
sull’avvizzita bocca
un fievole sorriso.
Dal socchiuso ciglio
germoglia
fuggevole lacrima.