Vorrei riavvolgere il nastro

Vorrei riavvolgere il nastro
tornare indietro
a quando ci guardavamo con occhi da bambino
e mi tenevi forte la mano per insegnarmi a camminare.

Vorrei tornare indietro a quando
cominciavo a camminare e se traballante qualche volta cadevo,
eri sempre pronto ad aiutarmi a rialzare e mi spronavi a continuare.

Vorrei tornare indietro  a quando il potere della musica era tanto,
le parole ti entravano dentro e si firmavano sulla pelle,
le serate passavano tranquille con le chiacchiere davanti ad un tavolinetto della gente
e le stelle stavano solo nel cielo splendente.

Vorrei tornare indietro a quando
pensavo di poter volare, e ci si poteva fidare di alcune parole,
i fiori stavano ancora sulle siepi e le nuvole nascoste dietro le montagne.

Di musica tanta ne è passata,
portando con sé  sorrisi ingenui e  occhi da bambino,
tante pagine sono state strappate,
alcune persone sono cambiate, altre sono volate.

Alcune melodie sono rimaste; leggiadre come una carezza a volte riaffiorano,
ricordi di spaccati lontani,
ma le nuvole, ancora, dietro le montagne le hanno portate.