Il profumo dell’alloro
“Portai la mia scollatura dentro al bar dove ero appena entrata e notai subito lo sguardo che il cameriere ci aveva schiaffato sopra; ti piace eh? beh scordatelo piccolo idiota, pensai gonfiando ancor di più il petto. Finalmente ero riuscita a trovare la mia identità e adesso ci stavo divinamente a mio agio. Lo riconobbi subito e non resistetti, ciao Claudio, sì sono io … ma possibile tu non riesca mai a pronunciare bene il mio nome? Marion, mi chiamo, Marion! dissi garrula afferrandolo al volo prima che cadesse a bocca avanti e rivolgendo un sorriso smagliante al cameriere esterrefatto”. Si conclude così il terzo dei bozzetti che aprono la silloge dei racconti di Laura Calderini. Poche rapide pennellate danno vita all’interno di un bar dove Claudio rivede per caso Mario, un ex compagno di scuola, e fa finta inutilmente di non averlo riconosciuto per evitare l’imbarazzo di un tempo. Mario è diventato ormai Marion, una splendida ragazza sicura di sé.
Laura Calderini nasce a Roma il 22 11 1960 ma vive a Orvieto da sempre. È laureata in Giurisprudenza ma ha scelto di non esercitare la professione di avvocato pur finendo per lavorarci, in uno studio legale, come impiegata, sin dal 1987.