Il vaso di Pandora di Anna Bani peQuod editore
Il filo rosso che lega questa raccolta, molto varia sia per i personaggi sia per le vicende narrate, è quello del male e del disordine che caratterizza l’esistenza, lo “gnommero” direbbe C. E. Gadda. Non a caso il racconto che apre la raccolta vede come protagonista Pandora e il suo celebre vaso che contiene tutti i mali del mondo. Come lei stessa ammette, “ogni cosa che vive ha un che di trafitto, ma è questa la condizione per esistere”.
I racconti successivi prendono dunque il loro avvio da questa constatazione e affrontano, ciascuno in maniera diversa, il nodo inestricabile del vivere: dalla vicenda di due bambini sottoposti a trattamenti disumani in un orfanatrofio canadese degli anni sessanta, all’assassinio politico in un regime che opprime la libertà individuale; dalla vicenda biografica dello scrittore Gustave Flaubert, incompreso ed emarginato dal suo nucleo famigliare, alla tematica del mostruoso che irrompe nell’esistenza individuale e nella Storia. Queste ed altre le vicende narrate, alcune delle quali si svolgono in un contesto storico lontano dalla contemporaneità, attentamente ricostruito.
Anna Bani è nata a Pisa e si è laureata in Filosofia a Perugia; attualmente risiede in provincia di Varese, dove svolge la professione di docente. Vincitrice o finalista di svariati concorsi letterari, ha vinto il “Premio Città di Torino” 1992, è risultata finalista al “Premio Chatwin” 2007, ha ottenuto il premio speciale della giuria al concorso “La Clessidra” 2019 e ha vinto il “Premio Antonia Pozzi” per la narrativa nel 2020. Alcuni suoi racconti sono apparsi nell’antologia “I racconti di Energheia” (2017) in quanto finalista dell’omonimo premio e ne “Le figure del pensiero”, concorso letterario dove ha avuto il secondo premio per il racconto di argomento filosofico (2017); nel 2021 è uscita la sua prima raccolta di racconti “Alcantara”.