Alba a Pianoro
Sorge il sole. In un lampo di zaffiro
palpita il tremolio dell’Appennino.
Scivola l’invisibile sospiro
del tempo sulle pietre del cammino.
Nel silenzio dell’attimo il respiro
del sogno si disfà. Scrive un violino
ghirigori di luce, l’elzeviro
d’oro su un intangibile taccuino.
Si allaga il cuore, il mio, nell’improvviso
risveglio. Odo nell’anima un vagito
di tenerezza. Seguo il mio sorriso
nella nenia del giorno, lo stupito
ritrovarmi, così, in un paradiso
naufrago dentro un mare di infinito.