Epigrafe d’amore
Né mai ti saprò dire che ti adoro,
Leonida, tu primo fra gli Elleni,
tu mi portasti per i campi pieni
di luce, per te io baciai l’alloro.
Lo presi dalla bocca quasi d’oro
delle Muse e più soave dei veleni
di Afrodite mi fece d’acqua un foro
in fondo al cuore, dove di baleni
annegai per amore. La saetta
di Zeus mi parve, prima della morte,
la tua figura: del Sole diletta
stella tu sei nel cielo in cui la Sorte
ti diede eterno luogo, a te che spetta
illuminare all’Ellade le Porte.