Il Vampiro

Profonda entrasti senza chieder venia
E calda linfa teco risucchiasti,
Come il Vampiro fa nella sua nenia;
T’accolsi, cieco, e Morte mi donasti.

Son preda, adesso, solo e taciturno
Di fredde membra e guardi vuoti e spenti;
Son preda di chi fugge dal dïurno,
E all’ombra mia strisciando van serpenti.

Il bacio oscuro sibila e il sospiro
Inerme l’alma al ciel mi fa spirar;
Canini aguzzi e un liquido ritiro

Io sento dentro al collo tramutar
Il corpo morto in quello d’un Vampiro:
È dolce questo bacio, ed il sognar.