L’Addio di Narciso

Non si dica ch’io cada innamorato,
né che rincorra gemello nello specchio.
Il mio destino è inciso in questo vecchio
sguardo che fugge il mondo sfigurato.
Questa sorgente gli occhi m’ha svegliato,
e in me s’è fatto amaro il mio silenzio.
Ho visto il falso accordo del riflesso,
l’immago mia dal mondo dissonato.
Forse era il viso, o il crine innaturale,
che male al cielo spento si accostava,
o forse io stesso mi negavo infine
un posto in questa danza universale.
Nel cuore il peso, e l’ombra già mi chiama
– l’acqua mi accoglie: è giunta la mia fine.