l’inventata leggenda delle rane

nel doppio lume dei fari biancastri si agita un universo inesplorato vite minime libere da incastri isterizzate dal buio spezzato
le cime di alti steli senza voce
come asettici tagli di fontana
incidono l’abbagliare feroce
che a morte incanta l’occhio della rana
l’esistenza conosceva una luna se raddoppia ribolle l’atmosfera alla vita di falce ne basta una
viene ora la leggenda a farsi vera al brusco raddoppiarsi della luna la rana si dissolve in acqua e sera