Lo stonfolo
Il politico… contestato
Lo stonfolo, che stava tonfolando,
s’accupisce nell’orba del fastello,
in un brucchio distorto, lambiccando,
rabbrutta sfiorando il piagnistello;
s’aggrugnisce, s’abbruma, s’arrovazza
lo splencico brachir di malefoglie,
sorteggia come orfello la linguazza
a povesar lo scurno chelocoglie.
Viettutto gran dileggio di melassa,
citrullame pomposo di straborchia,
che sfortoli di sbecco non ribassa…
ma frinfrelli a dirdo lo spernacchia
nel mentre che s’arcopia la matassa
al refrenir tombale di ridacchia.