Luce che resiste

Sei stato roccia, vento, fuoco e sale,
con mani ferme hai retto il mio cammino,
senza un lamento, senza alcun confino,
donavi amore come fosse il sole.
Ora il tuo passo incerto si fa tale,
la mente sfuma in un silenzio fino,
ma il tuo sorriso resta il mio destino:
luce che brilla, anche se più tenue e pale.
Non è sconfitta, questa tua quietanza,
ma nuova forma di profondi sensi:
non più la forza, ma la tua costanza.
E se vacilli, nei tuoi gesti densi
ritrovo il padre, l’eco della danza
che un giorno mi insegnasti tra i silenzi.