Malelingue
Suoni di risa e sguaiati lamenti,
s’alternan per le strade che percorro,
io che da sempre volgarità aborro,
sorrido a quel gridar di sciocche genti.
E m’invaghisco di te, o mio fanciullo,
poiché nel tuo silenzio, sol con gli occhi,
mi lasci sentir felicità che tocchi
e dolcemente con te io mi trastullo.
Ma gente sì maligna quanto ignara,
quando non sa inventa i suoi scenari,
e beata si convince sian reali.
Chè in un abbraccio vita è meno amara,
insiem ci nascondiamo a maldicenti avari,
ma prodighi di parole surreali.