Non so lasciarti
Ritorni sempre, anche se non ti chiamo,
sei l’eco stanca dentro le mie vene;
eppure so che perderti conviene,
stringo il vuoto come fosse un ramo.
Ti tengo dove il buio ha la sua stanza,
dove la luce teme di restare;
se provo ad allontanarmi, il cuore avanza
verso un abisso che non so evitare.
Mi dicono: «Lascia stare, è già perduta»,
ma io conservo ancora il tuo respiro,
sei lama e insieme cura del mio male.
Così non vivo, resto trattenuta,
legata al filo breve d’un sospiro,
e affondo in un amore che fa male.